Marco Boato - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||
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Trento, 12 marzo 2006 Il governo Berlusconi è stato davvero “amico” dell'autonomia? Marco Boato, deputato dei Verdi, non può dirsi d'accordo. Anzi, non fa mancare le critiche nei confronti del ministro La Loggia: «Ho il massimo rispetto verso i candidati avversari, ma La Loggia ha iniziato la campagna elettorale sparando a zero contro Bressa (Margherita, ndr). Un pessimo avvio». Poi Boato ribatte al ministro che ha detto di essersi candidato in Trentino Alto Adige «per fare un servizio»: «In verità - commenta - La Loggia è stato candidato nella nostra regione dopo i furibondi contrasti in Sicilia nella formazione della lista elettorale di Forza Italia: una serie di scontri che hanno costretto il ministro siciliano ad emigrare in Trentino. Sono queste le ragioni che lo hanno portato qui: e poi gli ricordo che non è vero che Forza Italia farà due seggi tranquillamente. Ha solo un eletto sicuro». In questo caso l'opzione del ministro per il Molise non avrebbe effetti per il Trentino: Malossini sarebbe il primo dei non eletti. Poi Boato entra nel merito delle parole del titolare del ministero agli affari regionali: «Mai una legislatura era stata così difficile nei rapporti tra il governo e le autonomie speciali in generale, e il Trentino-Alto Adige in particolare. Mai si era arrivati ad una conflittualità così alta di fronte alla Corte costituzionale: penso ai tanti ricorsi da parte del governo e all'invadenza delle leggi nazionali», che hanno appunto portato gli esecutivi regionali a chiedere la difesa dei loro diritti alla Consulta. Non va bene, infine, nemmeno «il giudizio autocelebrativo» dello stesso La Loggia: «All'inizio la riforma costituzionale aveva sollevato una vera e propria rivolta dei governi e dei consigli regionali - conclude Boato - così come la prima versione della legge elettorale non conteneva alcuna norma a garanzia delle realtà speciali. Se c'è stato un interlocutore durante l'iter parlamentare questo non è stato La Loggia, ma l'ex ministro alle riforme Calderoli: l'esponente di Forza Italia si assume quindi un merito all'interno del governo che non ha». |
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